Di cosa si tratta?
Uno strumento di recente introduzione, a favore della persona
offesa nell'ambito dei reati perseguibili a querela, è quello
del ricorso immediato al Giudice
di Pace.
Il ricorso produce gli effetti di una querela, e cioè
un procedimento penale avanti al Giudice, ma contiene la richiesta
di fissazione di udienza per procedere nei confronti delle persone
citate a giudizio: in questo modo si riesce ad arrivare al processo
in minor tempo.
La fissazione dell'udienza è
vincolata ad un provvedimento del Giudice che, dopo aver assunto
il parere del Pubblico ministero, decide in ordine alla ammissibilità
del ricorso; ove il ricorso sia fondato, verrà fissata
udienza ed il procedimento si svolgerà avanti al Giudice
di Pace.
In tale procedimento non potranno essere erogate pene detentive
ma solo sanzioni pecuniarie,
ma il Giudice potrà decidere in ordine al risarcimento
della vittima del reato.
Cosa posso fare?
Il ricorso immediato al Giudice di Pace in materia penale rappresenta
una valida alternativa alla semplice proposizione della querela,
soprattutto per i reati più lievi e qualora sia nota l'identità
dell'autore del reato.
La vittima potrà valutare, con l'assistenza dell'avvocato,
la possibilità di utilizzare questo strumento al fine di
dare velocemente impulso al giudizio avanti al giudice di Pace
con la presentazione del ricorso e la contestuale costituzione
di parte civile.
Così come avviene per la querela, il ricorso al Giudice
di Pace deve essere presentato entro
3 mesi dalla commissione dei fatti.
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