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Di cosa si tratta?
A differenza del furto, l'appropriazione indebita consiste
nella appropriazione, da parte dell'autore del reato, di denaro
o di una cosa mobile, di cui ha già il possesso (nel senso
della sola detenzione), allo scopo di trarne profitto.
Si pensi al caso di chi si impossessi di denaro altrui, avuto per
svolgere una determinata commissione, o chi voglia trarre profitto
appropriandosi di beni di cui è solo custode, oppure chi
tenga per sé un'automobile presa a noleggio, e via dicendo.
Tale comportamento deve essere realizzato con dolo, cioè
con la volontà di appropriasi del denaro o della cosa,
sapendo di agire senza diritto e allo scopo di trarne utilità.
La pena per l'appropriazione indebita è la reclusione
fino a 3 anni e la multa, con pena aumentata nei casi aggravati.
Nelle ipotesi non aggravate è necessaria la querela della
vittima del reato.
Cosa posso fare?
Chi è stato vittima di un'appropriazione indebita, deve
sporgere al più presto denuncia/querela e contattare l'avvocato
per poter attivare tempestivamente tutti gli strumenti giuridici
che la legge mette a diposizione per la tutela del patrimonio.
La querela dovrà essere depositata entro
3 mesi dal fatto (e potrà essere redatta con l'aiuto
del legale).
E' fondamentale la tempestività della
denuncia alle autorità per aumentare le possibilità
di recuperare i beni sottratti e identificare l'autore del reato.
Con l'assistenza dell'avvocato si potrà poi valutare la
possibilità di costituirsi parte civile nel successivo
processo per il risarcimento dei danni subiti.
ATTENZIONE: I contenuti
di questa pagina si riferiscono a situazioni generali e non
possono pertanto sostituire il contributo di un professionista
qualificato. Lo Studio Vigiani declina di conseguenza ogni
responsabilità per errori od omissioni, e per un utilizzo
improprio o non aggiornato delle informazioni fornite. Per
avere un parere legale specifico sull'argomento potete contattarci
telefonicamente o chiedere una consulenza legale online. |
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